ROMA - Sull'Ilva ''stiamo ragionando su come si puo' coniugare in una logica non di nazionalizzazione ne' di esproprio ma di amministrazione straordinaria, che affronti l'emergenza industriale, quella occupazionale e quella ambientale dell'area''. Cosi' il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, a margine del tavolo sulla siderurgia. ''Il governo si riserva di preparare un intervento nei prossimi giorni'', spiega. Sull'ipotesi di nazionalizzazione, afferma: ''Credo sia un termine sbagliato''.
"Se l'Ilva tornasse allo Stato non sarebbe una scelta sbagliata. L'alternativa è chiuderla: ancora peggio". Così il leader della Uil, Luigi Angeletti, che aggiunge: "L'unico altro proprietario che io vedo è Saccomanni", cioe' il ministro dell'Economia. ''Bisogna fare una legge - aggiunge - che dica che l'Ilva torna pubblica e che, invece dei Riva, c'e' Saccomanni'', afferma Angeletti uscendo dal ministero dello Sviluppo economico, dopo aver incontrato il ministro Flavio Zanonato per una panoramica sulla situazione produttiva del Paese. Senza parlare esplicitamente del commissariamento, la strada su cui si sta lavorando, il leader della Uil sostiene: ''Si dice che si mette uno a gestire'' l'Ilva ''e i soldi dove li prende?''.
Intanto, sul fronte giudiziario, l''Ilva ha presentato ricorso al tribunale del riesame di Taranto contro il sequestro del patrimonio dei Riva, fino al raggiungimento della soglia di 8 miliardi e 100 milioni di euro, disposto il 24 maggio scorso dal gip Patrizia Todisco. L'istanza, si è appreso, è firmata dall'amministratore delegato, Enrico Bondi. Il sequestro nei confronti dell'Ilva e della Riva Fire riguarda beni mobili e immobili e disponibilita' economiche. L'accusa ipotizzata dai magistrati di Taranto e' associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati ambientali plurimi. Alla notizia del sequestro, Bondi ha annunciato le dimissioni insieme col presidente, Bruno Ferrante, e col consigliere di amministrazione Giuseppe De Iure. Rimarranno tuttavia in carica fino al 5 giugno, data fissata per la nuova assemblea dei soci.
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